La storia ci dice  che il termine “generosità”  si riferisce a  una speciale distinzione nobiliare data ad alcune famiglie dai re d’Aragona, specialmente dalla dinastia dei Trastámara.

Non si trattava di una nuova concessione nobiliare ad un singolo investito, ma del riconoscimento della nobiltà di sangue dell’intera famiglia (genus).

Con tale distinzione nobiliare tutta la stirpe beneficiava di tale riconoscimento.

Noi oggi riconosciamo con il termine “generosità” la nobiltà d’animo che comporta il sacrificio dell’interesse o della soddisfazione personale di fronte al bene altrui.

Nel metodo VERAF lo riconosciamo come il donare parte del nostro “essere” oltre a condividere parte del nostro “avere”. 

Mi spiego meglio:

  • donare parte del nostro “essere” significa dare (il proprio tempo, la propria attenzione) e darsi, ovvero esserci al momento opportuno ed essere presente anche a distanza, far sentire alle persone che ci siamo perché le amiamo. Fa la differenza esserci quando qualcuno chiama e chiamare qualcuno per un saluto, per un augurio, per un ringraziamento o per delle congratulazioni. 
  • Donare parte del nostro “avere” significa condividere qualcosa per noi prezioso con altri che non hanno, può essere il nostro tempo, la nostra conoscenza, il nostro sorriso e ancora più importante donare quella condizione di sicurezza e fiducia sapendo che su di noi si può contare.

Quando ami le persone, elimini il giudizio, ti allontani dalla critica e ti adoperi per insegnare il giusto principio rispettando la libertà dell’individuo di applicarlo.

 Con pazienza osservi, aiuti e sei sempre fonte di ispirazione. 

Tutto ciò si traduce in Amore per ciò che fai, come lo fai e  per chi lo fai e i frutti sono sempre nuova energia vitale derivante dalla generosità del tuo animo, dal disinteresse personale e dalla passione sviluppata nella curiosità di  scoprire lo scopo della vita.

Come sempre sulla generosità vi è molto di più da dire, scrivere e fare tuttavia la riflessione è:

Che cosa conta di più per te?

Apparire o essere?

Per saperne vieni a scoprire il metodo VERAF.

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“Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, cogli l’occasione per comprendere.”